
“Masaniello: 50 anni di fuoco, sangue e libertà“
Nel ventre antico di Napoli, dove il popolo scrisse la sua rivolta col cuore e col coraggio,
dal 22 maggio il mito risorge.
Il cortile di Palazzo Reale diventa arena di storia,
dove ogni parola è battito, ogni passo è memoria,
e ogni voce è l’eco di chi non ha mai smesso di lottare.
Masaniello vive. E con lui, Napoli intera.
22 -27 -28 -29 MAGGIO e 1° GIUGNO 2025
Per acquistare i tuoi biglietti Clicca su questo link : https://www.vivaticket.com/it/ticket/masaniello/262127
“Gentili spettatori, vi informiamo che lo spettacolo non prevede posti a sedere: sarete parte integrante della scena, immersi tra le voci, i colori e le passioni del popolo napoletano del Seicento. Preparatevi a vivere un’esperienza unica e coinvolgente!”
Oppure puoi acquistarli presso il nostro botteghino aperto dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 domenica chiusi.
Immaginando Produzioni ha riportato in scena la stessa opera, con nuova energia ma con l’emozione di sempre. Il pubblico, in piedi e libero di muoversi, interagisce con gli attori e con scenografie mobili, immergendosi in un ambiente suggestivo e coinvolgente che fa rivivere la storia e l’anima autentica di Napoli.

Conferenza stampa presso il teatro di Palazzo Reale in occasione del 50º anniversario dello storico spettacolo di Masaniello. All’evento hanno partecipato rappresentanti istituzionali, artisti e protagonisti delle passate edizioni, che hanno ricordato l’impatto culturale e sociale dell’opera, simbolo dell’identità napoletana e del teatro popolare.
“Che emozione essere Berardina, mia antenata di 400 anni fa”
Nel “Masaniello” di Pugliese e Porta l’attrice e cantante Serena Pisa ha interpretato proprio la sposa del protagonista da cui discende. “Una paura costruttiva – racconta – per quel ruolo che era già stato di Angela Pagano e Lalla Esposito”
Servizio di Luigi Carbone – Montaggio di Francesco QuisisanaCondividi
“Ho scoperto con piacere che sono discendente del personaggio che interpreto. Me l’ha detto mio padre, pochi giorni dopo il provino e quando gli ho comunicato che ero stata presa mi ha detto: ma lo sai che sei una sua discendente! Mi ha mostrato dei documenti che lo attestavano e poi il certificato di battesimo e di matrimonio della donna”.
Nel “Masaniello” di Armando Pugliese ed Elvio Porta riproposto a Palazzo Reale in una versione fedele all’originale di 51 anni fa Serena Pisa è Berardina Pisa, moglie del capitano del popolo, il pescatore e pescivendolo rivoluzionario protagonista della rivolta del 1647 contro le tasse introdotte dal vicerè spagnolo. Una sommossa culminata nell’omicidio dello stesso Masaniello. Berardina, arrestata per contrabbando e liberata dal marito con 100 scudi, divenne simbolo della resistenza popolare.
Quasi quattrocento anni dopo a incarnare la sua determinazione è proprio una sua discendente Serena, attrice e cantante, anima insieme a Viviana Cangiano del duo Ebbanesis.
La rivelazione del padre che negli anni Ottanta effettuò una ricerca araldica “ha scatenato diverse emozioni – racconta Serena – Questo per me è stato uno spettacolo molto importante, come per tanti attori: il “Masaniello” di Armando Pugliese ed Elvio Porta rappresenta qualcosa di fondamentale per la storia del teatro. Quindi avevo addosso una certa ansia bella, una paura costruttiva. In più le attrici che avevano interpretato questo ruolo, Lalla Esposito e Angela Pagano hanno aumentato questa mia ansia perchè sono per me due mostri sacri”.
Lo spettacolo, con la supervisione alla regia dello scenografo Bruno Garofalo, ideatore di una macchina teatrale dinamica e immersiva con il pubblico chiamato a impersonare il popolo di Napoli, è patrimonio vivo della cultura partenopea: dopo il debutto nel 1974 era stato nuovamente allestito nel 1997 fino alla ripresa di quest’anno con Ruben Rigillo che ha raccolto il testimone di Masaniello dal padre Mariano e Silvia Siravo quello della viceregina dalla madre Cicci Rossini.
Una messa in scena dalla continuità e profondità temporale sorprendente come dimostra la storia di Serena che raccoglie un’eredità ancora più antica.
“Per interpretare Berardina sono partita dal ventre, dalla veracità – spiega l’attrice – Vivo il tradimento: quindi dall’inizio mi sento forse già un po’ tradita, già sento che sta per succedere qualcosa che a me non piace. Come se mi trascinassi già questo sentimento di dire al mio sposo ‘Dove vai, aspetta, vedi bene. Fai andare loro, non andare pure tu’. E quasi me la prendo con lui alla fine durante il monologo”.
Dopo essersi immersa anima e cuore nel personaggio Serena ha una convinzione: “Sarà sicuramente la cosa più bella che ho fatto e la cosa più bella che farò. Sono sicura che questa sarà la cosa più bella che mi porterò fino alla mia fine”.
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